Safe Stay in Abruzzo? Forza, copiamo la Croazia

Vaccini sì, vaccini no. Scuola sì, scuola no. Riaperture sì, riaperture no. Mentre in Italia l’altalena dell’incertezza si muove inesorabile, dall’altra parte del nostro mare, l’Adriatico, c’è chi si adopera per ripartire di slancio. E in tutta sicurezza.

Safe stay in Croatia - Turistička zajednica Zagrebačke županijeSignore e signori, ecco la Croazia, la nostra amata dirimpettaia che cerca di dare un senso alla prossima estate proponendosi come meta sicura per i viaggiatori di tutta Europa. E lo fa lanciando la campagna “Safe stay in Croatia“, un marchio nazionale per i protocolli di sicurezza nel settore del turismo e della ristorazione assegnato alle aziende direttamente dal Governo.

Un logo che consente ai visitatori di identificare più facilmente destinazioni, fornitori dei servizi di alloggio e trasporto, attrazioni turistiche e simili che hanno adottato gli standard globali di igiene e salute. Il marchio “Safe stay in Croatia” informa i visitatori che la struttura turistica che intendono visitare rispetta le raccomandazioni attuali del World Travel & Tourism Council. Per ogni settore ricettivo (ristoranti, bar, alberghi, porti, musei, aree naturali, parchi tematici) è stato pubblicato il vademecum per addetti e visitatori. Tutto ben chiaro e leggibile, che trasmette quel senso di sicurezza oggi richiestissimo dai turisti. Insomma, la Croazia più che la bellezza dei suoi posti sta vendendo la consapevolezza di un soggiorno senza soprese legate alla pandemia. Visitare il sito internet www.safestayincroatia.hr (traducibile in dieci diverse lingue) è facile e intuitivo. E si coglie immediatamente l’obiettivo: presentare l’offerta turistica a 360 gradi e garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie utili a contenere il rischio Covid-19.

Ora, quanto sarebbe importante se l’Abruzzo si ponesse sullo stesso piano organizzando per la prossima stagione estiva un’offerta basata su patrimonio naturale e sicurezza delle strutture ricettive? Con un po’ di buona volontà da parte di istituzioni e operatori il tempo potrebbe essere anche sufficiente. E i risultati di visibilità sarebbero enormi. Safe stay in Abruzzo! Forza!